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Errori di Windows

Come correggere l'errore ERR_FILE_NOT_FOUND in Google Chrome

ERR_FILE_NON_TROVATO L'errore in Google Chrome è un problema comune che in genere si verifica quando il browser non riesce a caricare un file che dovrebbe essere accessibile. Questo errore può verificarsi per vari motivi, ad esempio un file mancante, un collegamento interrotto o impostazioni errate nel browser o nel sistema operativo. Di seguito, esploriamo le cause di questo errore e forniamo istruzioni dettagliate passo passo per risolverlo. L'errore ERR_FILE_NOT_FOUND si verifica quando Google Chrome tenta di accedere a un file specifico sul tuo sistema o rete ma non riesce a trovarlo. Questo errore viene solitamente visualizzato come messaggio nel browser che indica che "Impossibile trovare il file". Diversi motivi comuni possono attivare questo errore: file mancante o eliminato (il file di destinazione potrebbe essere stato spostato, rinominato o eliminato), estensioni danneggiate (le estensioni del browser che tentano di caricare risorse da file che non esistono possono portare a questo errore), scorciatoia problemi (scorciatoie errate o obsolete nel browser o nel sistema operativo, malware (malware o adware possono modificare le impostazioni o i file del browser, causando tali errori).

Ransomware

Come rimuovere ATCK Ransomware e decrittografare i file .ATCK

ATCK Ransomware è una variante del software dannoso che crittografa i file sui computer infetti, rendendoli inaccessibili agli utenti. Questo ransomware fa parte della famiglia Dharma, nota per le sue capacità dannose e l'impatto diffuso. Questo articolo fornisce uno sguardo approfondito sul funzionamento del ransomware ATCK, inclusi i metodi di infezione, il processo di crittografia, i dettagli della richiesta di riscatto e le potenziali opzioni di ripristino. Dopo l'infezione, il ransomware ATCK crittografa i file e ne modifica in modo significativo i nomi. Aggiunge l'ID univoco della vittima, l'indirizzo email dell'aggressore e il file .ATCK estensione al nome di ciascun file crittografato. Ad esempio, un file denominato example.jpg verrebbe rinominato in example.jpg.id-{random-ID}.[attackattack@tutamail.com].ATCK dopo la crittografia. Questo schema di ridenominazione non solo significa che il file è stato crittografato, ma fornisce anche alla vittima le informazioni di contatto per la negoziazione del riscatto. Il ransomware ATCK soddisfa le sue richieste di riscatto attraverso due metodi principali: un file di testo denominato info.txt e una finestra pop-up. Entrambe le note informano la vittima che i suoi file sono stati crittografati e offrono un modo per ripristinarli contattando gli aggressori tramite gli indirizzi e-mail forniti (attackattack@tutamail.com o attackattack@cock.li). Le richieste di riscatto sottolineano che il tentativo di decrittografare file con software di terze parti potrebbe portare alla perdita permanente di dati e offrono la decrittografia gratuita di alcuni file come prova che è possibile invertire la crittografia.

Come rimuovere IRIS Ransomware e decrittografare i file crittografati

IRIS Ransomware è un software dannoso che crittografa i file sul computer della vittima, chiedendo un riscatto per la loro decrittazione. È identificato come una variante della famiglia di ransomware Chaos. Questo cripto-virus è particolarmente dannoso poiché non solo blocca i file ma minaccia anche di far trapelare dati sensibili rubati se il riscatto non viene pagato. Dopo l'infezione, IRIS Ransomware inizia a crittografare i file in vari formati, inclusi documenti, immagini e database. Aggiunge un'estensione univoca di quattro caratteri a ciascun file che crittografa, facendo apparire i nomi dei file con caratteri casuali, come 1.jpg.p67l or 2.docx.2n8h. Dopo la crittografia, IRIS cambia lo sfondo del desktop e rilascia una richiesta di riscatto denominata read_it.txt nelle directory interessate. Questa nota informa le vittime che i loro file sono stati crittografati e richiede un riscatto di $ 350, pagabili in Monero (XMR), una criptovaluta. La nota avverte inoltre che i dati sensibili della vittima, inclusa la cronologia di navigazione e i dettagli personali, sono stati rubati, il che implica che la formattazione del dispositivo non impedirà agli aggressori di divulgare queste informazioni.

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